La grazia

Fin dall’Antico Testamento Dio si manifesta come un Dio pieno di grazia e di misericordia. Egli mostra il Suo infinito amore verso Israele non perché esso lo meriti, ma per un desiderio profondo di comunione e per le promesse che ha fatto ad Abraamo, Isacco e Giacobbe. Grazia significa “favore immeritato”; Egli elargisce al credente benefici che non meriterebbe in alcun modo, ma Dio concede continuamente la Sua grazia ad ognuno di noi. Nel Nuovo Testamento viene sottolineato che l’espressione più grande della grazia di Dio è stata manifestata nel dono del Suo Figlio Gesù Cristo, che ha offerto se stesso per i peccati di tutti gli uomini. I credenti oggi continuano a sperimentare la grazia di Dio attraverso l’opera dello Spirito Santo. Tutta l’esperienza del credente, dal suo inizio fino alla fine, è legata alla grazia di Dio.

1. La necessità della grazia
L'uomo ribelle, colpevole di avere infranto la santa legge di Dio (Romani 3:23; Colossesi 1:21), non merita altro che il giudizio divino. Ancora di più, avendo respinto e ucciso il Figlio di Dio non ha alcun diritto da far valere davanti a Dio (Giovanni 12:31-33; 3:18).

2. Il fondamento della grazia
Il fondamento della grazia è l’amore di Dio. Egli ha agito per guarire il cuore dell’uomo e perdonare i suoi peccati. Egli ha riversato tutto il Suo amore nell’opera della salvezza degli indegni, di quanti non possono meritare nulla, né accampare pretese (Michea 7:8; Giovanni 3:16).

3. La manifestazione della grazia
E’ apparsa in Cristo Gesù che si è fatto uomo: “Poiché la grazia di Dio, salutare per tutti gli uomini, è apparsa” (Tito 2:11). “Della Sua pienezza...” (Giovanni 1:16), cioè della pienezza di Cristo che è la fonte della grazia (Giovanni 1:17) “Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù” (1 Corinzi 1:4).

4. L’autore della grazia
Il Signore Gesù Cristo è l’autore della grazia. La Grazia di Dio è un’offerta gratuita, ma ha un grande valore. Dio è giusto, non poteva quindi “chiudere un occhio” sui nostri peccati (Cfr. Esodo 34:6,7). Per conservare integra la Sua Natura, Dio ha mandato Cristo come nostro rappresentante, l’ha donato come nostro sostituto, ed Egli è morto per noi. Ecco perché Gesù ha assunto la natura umana e l’ha conservata, sebbene sia passato attraverso la croce (Filippesi 2:5-11). “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui” (Isaia 53:5). E’ così che il peccato è stato punito ed il giudizio inflitto: “Poiché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio” (1 Pietro 3:18). Ecco l’immenso valore della morte di Gesù, “le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7; 1 Pietro 1:18,19). Gesù è la sola fonte di salvezza (Cfr. Atti 4:12; Efesini 1:6). “Ringraziato sia Dio del suo dono ineffabile!” (2 Corinzi 9:15).

5. Lo scopo della grazia
Lo scopo della grazia è la benedizione del peccatore, che è privo della gloria di Dio (Romani 3:23) e va incontro alla separazione eterna da Lui (Romani 6:23). Dio, addirittura, concede una misura di grazia come un dono (l Corinzi 1:4) a quanti ancora non conoscono o non hanno accettato Cristo, affinché possano rispondere al Suo messaggio e credere nel Salvatore (Efesini 2:8,9; Tito 2:11; 3:4). Dio, prima che ce ne fossimo resi conto, ha provveduto per noi una salvezza eterna (Romani 5:8; 2 Timoteo 1:9). L’Evangelo annuncia la buona notizia che Cristo salva e benedice i peccatori immeritevoli (Atti 20:24). Per mezzo della Grazia, Dio dona la vita eterna a coloro che erano morti nei falli e nei peccati (Giovanni 3:16). Egli non chiede all’uomo peccatore nessun prezzo, alcun sacrificio, per meritare o comprare il perdono, ma ce lo offre gratuitamente, in dono (Isaia 55:1-3; Romani 3:24; Efesini 2:5-8).

6. Le benedizioni della grazia
Le benedizioni che riceviamo per mezzo della grazia divina, ci parlano di grazia abbondante, infinita, che arricchisce. Ecco “la svariata grazia di Dio” (1 Pietro 4:10); “la sovrabbondante grazia di Dio” (2 Corinzi 9:14); “l’immensa ricchezza della sua grazia” (Efesini 2:7). Ricordiamone alcuni. La grazia fa si che tutti possano essere “liberati dal peccato” (Romani 6:20,22,23). Aiuta i credenti a pregare (Zaccaria 12:10), a crescere nel loro rapporto di comunione con Cristo (2 Pietro 3:18) e a comunicare l’Evangelo agli altri (Atti 4:33), ha servire con gioia e forza il Signore (1 Corinzi 15:10).

7. Note importanti sulla grazia
Non possiamo omettere, ne trascurare alcune cose che la Parola di Dio dice in merito alle opportunità che la grazia di Dio ci dona, anzi crediamo che queste ce la fanno apprezzare ancora di più. La grazia di Dio può essere respinta (Ebrei 12:15), ricevuta invano e senza effetti duraturi (2 Corinzi 6:1), annullata e trascurata (Galati 2:21), e anche abbandonata da quanti un tempo avevano davvero creduto e accettato Cristo (Galati 5:4).
Noi vogliamo far tesoro e apprezzare “il dono di Dio”, ringraziando il Signore per la Sua grazia infinita e studiandoci ogni giorno di proseguire nel nostro cammino cristiano col Suo santo timore, ricordando l’ammonimento del Signore: “come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?” (Ebrei 2:3).

Conclusione
Accostiamoci “al trono della grazia” (Ebrei 4:16), dove possiamo godere gratuitamente dei Suoi favori. La stessa grazia è a nostra disposizione.


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